Sono uno degli inestetismi più temuti dalle donne, ma anche un campanello d’allarme di problematiche più gravi. Potrebbero infatti essere l’ avvisaglia di un cattivo funzionamento del sistema circolatorio venoso periferico. Le cause di origine possono essere numerose: predisposizioni genetiche, deficit nutrizionali, temporanee alterazioni ormonali (gravidanza, fase premestruale) e scorrette abitudini comportamentali come l’eccessiva esposizione al sole, inattività fisica, soprappeso e stress. Vi sono anche cause di carattere patologico, quali l’ipersurrenalismo, le malattie di Cusching, la sindrome di Ehlers-Danlos e la sindrome di Marfan. La comparsa dei capillari è proprio dovuta ad un ristagno del sangue negli arti inferiori, causa di un sovraccarico dei vasi che, sotto la pressione sanguigna, cedono e si dilatano, diventando così visibili. Chi soffre di stitichezza è più esposto al rischio di teleangectasie in quanto il ristagno delle feci nell’intestino provoca una compressione della massa intestinale sulle vene e ostacola il ritorno venoso del sangue che risale verso il cuore. A lungo andare questa situazione può determinare la comparsa di gonfiori e la dilatazione dei capillari. In questo caso è consigliato bere molti liquidi, seguire una dieta ricca di fibre e fare molto movimento. I rimedi sono vari: l’alimentazione è fondamentale ma, per essere efficace, deve comprendere vitamine B, C ed E, rame, zinco, magnesio e selenio. Per chi soffre di fragilità venosa è da preferirsi un’alimentazione ricca di vitamina C privilegiando quindi lamponi, mirtilli, more, ribes, ciliege, prugne viola, tè verde e succo di limone concentrato. Assumono inoltre un ruolo primario per il miglioramento della circolazione periferica gli acidi grassi essenziali omega-3 contenuti in noci e pesce. Soluzioni molto valide pervengono anche dalla fitoterapia, cioè dall’utilizzo di piante indicate per migliorare la circolazione, come il cipresso, utile in caso di insufficienza venosa, la vite rossa per ridurre la fragilità capillare ed infine il mirtillo, ottimo tonico venoso, vaso protettore della struttura delle arterie, normalizzatore della permeabilità capillare. I preparati a base di centella, inoltre, stimolano la produzione di collagene e rinforzano la parete venosa, rendendo i vasi più elastici e robusti. Il dermatologo Antonino Di Pietro suggerisce, inoltre, di utilizzare pomate alla vitamina K poiché, applicate dopo i microtraumi, riducono al minimo le ecchimosi.
Un rimedio naturale viene dalle spezie: far bollire l’acqua sul fuoco, aggiungere un cucchiaino di cannella in polvere e un pizzico di zenzero. Oltre questi piccoli rimedi per contrastare tali fastidiosi inestetismi i medici consigliano di praticare un’attività sportiva regolare: fare sport aumenta la portata del flusso circolatorio del corpo. Le vene reagiscono attivandosi e si avrà quindi vasodilatazione ed aumento del tono venoso. Si migliorerà l'ossigenazione dei tessuti perché tutti i capillari verranno ossigenati. Il Dott. Lucio Piscitelli, specializzato in Chirurgia generale e Chirurgia Vascolare e angiologia, spiega che gli sport acquatici sono i più indicati per chi manifesta simili problematiche. L'acquagym rientra quindi tra le pratiche consigliate, anche se tuttavia prevede talvolta esercizi eccessivamente vigorosi che andrebbero limitati. Sport come bicicletta, danza e passeggiate tutte migliorano la circolazione delle gambe evitando il ristagno di sangue nelle vene degli arti inferiori. Bisogna però scegliere bene le calzature:scarpe troppo piatte, così come calzature troppo alte, non consentono ai muscoli dei polpacci di agire da “pompa”, così da facilitare il ritorno del sangue al cuore. L’attrezzo ideale per avere gambe più sane è il tappetino elastico, poiché i salti su di esso incrementano il ritorno del sangue al cuore, facilitando così la circolazione sanguigna. Gli specialisti suggeriscono di adottare buone e costanti abitudini come, ad esempio, liberarsi di indumenti eccessivamente stretti e fascianti, evitare di stare in piedi troppo a lungo e bandire definitivamente fumo, alcol e cera a caldo. A fine giornata, prima di coricarsi è utile fare una doccia scozzese, alternando getti caldi e freddi per favorire la circolazione, e tenere le gambe leggermente sollevate per alcuni minuti.